Resistenza

La Democrazia si basa su un assunto fondamentale: la maggioranza della popolazione (il 50% + 1) è in grado di decidere cosa sia meglio per l’intera popolazione (100%, meno un 4 o 5% di “delinquenti” a cui non si deve dare ascolto). Ma cosa succede quando la maggioranza della popolazione decide di sfruttare questa sua posizione di forza per danneggiare la minoranza? Cosa succede se la maggioranza decide di usare il suo potere per trascinare l’intero paese nel baratro?

Si finisce tutti quanti nel baratro.

Questo è esattamente quello che è successo, per esempio, nel 1924, quando la maggioranza parlamentare capitanata da Benito Mussolini ha deciso di trascinare l’intero paese nella dittatura. Questo è esattamente quello che è successo ancora nel 1934, quando Adolf Hitler ha deciso, a sua volta, di trascinare la Germania nella dittatura. Sia Mussolini che Hitler, infatti, sono stati messi nella loro posizione di potere da delle elezioni democratiche talmente regolari che nessuno ha mai trovato nulla da ridire sul loro svolgimento, né allora né dopo. Non ci credete? Leggete qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Nazionalsocialismo

http://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo

Nel 1938 questi “premier” hanno trascinato i loro paesi, e l’intero pianeta, nella più disastrosa guerra che l’umanità abbia mai sperimentato. In altri termini, la Democrazia come noi la conosciamo ha prodotto, seppur indirettamente, oltre 55 milioni di morti.

Questo è dovuto al fatto che la Democrazia, come noi la conosciamo, NON dispone di adeguati sistemi di sicurezza per difendersi da eventuali derive autoritarie e dalla possibilità, sempre presente, che il “premier” democraticamente eletto sia (o diventi, dopo l’elezione) un pazzo irresponsabile od uno spietato delinquente. Chi vince comanda, non importa come abbia vinto, non importa se è una persona onesta od un delinquente, non importa se è un saggio od un malato di mente.

La nostra democrazia dispone solo di alcuni, fragili meccanismi di controllo, pensati per difendere le minoranze dalla violenza e dal sopruso della maggioranza. Non dispone di nessun meccanismo che permetta di esautorare una maggioranza composta da delinquenti o da pazzi.

Purtroppo noi, in questo preciso momento, ci troviamo a fare i conti con la tracotanza di un governo che è stato democraticamente eletto (grazie ad una politica xenofoba e populista tanto efficace quanto spregevole) e che ora si preoccupa solo di rendere definitiva la conquista del potere zittendo in ogni modo le voci del dissenso, a partire dalla stampa. Siamo alle prese con un governo eversore che tenta da anni, in ogni modo, di sovvertire i meccanismi stessi della Democrazia e della Legalità.

Il disegno di Legge sulle Intercettazioni (http://www.repubblica.it/static/speciale/2010/legge-intercettazioni/index.html) segna un punto di svolta: ormai è evidente a chiunque, persino a gran parte degli elettori di questa maggioranza, che questo governo non ha altro interesse che nascondere le proprie malefatte dalle attenzioni della Magistratura e perpetuare all’infinito il proprio potere. Non c’è crisi economica o urla disperate di lavoratori rimasti disoccupati che riesca a distrarli da questo.

Siamo una minoranza. La solita minoranza di Cassandre a cui, a disastro avvenuto, toccherà dire “l’avevamo detto”. Che possiamo fare?

Prima di tutto, a questo punto è necessario riconoscere che non esiste più il consenso sociale necessario per ritenere moralmente vincolanti le leggi emanate da questo governo. Questo governo è ormai diventato una evidente minaccia per questa società e non può quindi essere considerato depositario del “volere comune” o della “etica condivisa” di questa società. Di conseguenza, per quanto mi riguarda, non mi sentirò vincolato dalle assurde leggi che questo governo si appresta a varare ed a schierare a difesa dei suoi loschi affari. La Costituzione della Repubblica Italiana prevede, tra le altre cose, il diritto alla libertà di espressione e la libertà della stampa. Mi atterrò a quanto prevede la Costituzione.

In secondo luogo, credo che sia necessario riconoscere che non sarà possibile liberare questo paese da questi usurpatori con i soli mezzi messi a disposizione dalla Costituzione. Per questo motivo, mi metterò in contatto con i principali gruppi dell’opposizione e cercherò di mettere in atto tutte le forme di resistenza che saranno possibili.

Vi invito a fare altrettanto. È anche la VOSTRA libertà e la vostra sicurezza che questi delinquenti stanno mettendo in discussione. Forse lo stanno facendo addirittura facendosi scudo di un voto che vi stessi gli avete concesso in passato, per un motivo o per l’altro. Non siete costretti ad insistere in un errore solo perché lo avete commesso in un primo momento. Cercate di prendere la decisione giusta prima che sia troppo tardi.

Cominciate firmando questo appello:

http://nobavaglio.adds.it/

Alessandro Bottoni

Comments
5 Responses to “Resistenza”
  1. kingofgng ha detto:

    Il quadro siffatto manca del succo: se l’attuale minoranza parlamentare avesse davvero sposato i principi della costituzione quando era maggioranza, poteva disinnescare sul nascere la venuta del Biscone e ora saremmo in una condizione affatto diversa.

    Quindi, almeno in teoria, la democrazia avrebbe i suoi anticorpi. In pratica, quella manica di balordi/buffoni/dementi/incompetenti/delinquenti dei partiti di “opposizione” sono fatti della stessa sostanza marrone di cui è fatto il dittatorello di Arcore. Almeno in Italia, quindi, la democrazia è fallita. E’ un dato di fatto, purtroppo, e io non sono solito abbandonarmi a un qualunquismo così disarmante…

    • alessandrobottoni ha detto:

      Come si potrebbe NON essere d’accordo?

      D’altra parte, non esiste mica solo QUESTA opposizione. Gli ultimi due governi “de sinistra” hanno proposto attori che non avrebbero dovuto salire nemmeno sul palco di un cabaret di provincia ma non per questo la sinistra (la minoranza) è priva di punti di riferimento. Ognuno si scelga i suoi, ovviamente, ma per piacere, non continuamo a dire che destra e sinistra pari sono.

  2. kingofgng ha detto:

    No, destra e sinistra non sono pari, qualche germe di diversità c’è (appare, almeno a me) in politica come nella società civile e temo che la chiamata di Grillo&co. alla partecipazione coatta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica tra qualche tempo diverrà più una necessità che un’opzione.

    Detto questo, parlando di “grandi” numeri e “grandi” forze politiche destra e sinistra non solo sono uguali e intercambiabili, sono propri la stessa identica cosa. Lo stesso corpaccione adiposo che si ingozza come quel personaggio in Monkey Island 2…

  3. Lorenzo ha detto:

    “destra” e “sinistra” come visioni del mondo e della società sono agli antipodi, sarebbe un bene che i non addetti ai lavori ma sempre intervistati (cantanti, attori eccetera) lo ricordassero ogni volta. Invece si legge sempre di ‘ormai destra e sinistra sono uguali’. NO! Fate i nomi e cognomi per favore, e valutiamo se il loro operato è di destra o di sinistra. Di Pietro vota per l’acquisto di nuovi caccia tornado e a favore delle scuole private? E’ destra. Opposizione di destra. Il PD fa lo stesso? Destra. Altrimenti non se ne esce.

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