La Delibera AGCOM

Domani pomeriggio devo rilasciare un’intervista sul tema “copyright e pirateria” e sembra che verrò interrogato anche sul tema scottante del mese: la famigerata delibera AGCOM sulla censura del web. Vedi:

http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=5413

http://sitononraggiungibile.e-policy.it/

http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/01/30/news/sequestro_siti_esteri_italia-11841940/index.html?ref=search

http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/01/26/news/bel_paese_pirati-11661722/index.html?ref=search

http://punto-informatico.it/3080020/PI/News/agcom-petizione-contro-rimozioni.aspx

http://punto-informatico.it/3077762/PI/News/agcom-indagine-sulla-neutralita.aspx

ed anche:

http://punto-informatico.it/3075412/PI/Commenti/web-non-una-tv.aspx

Visto che devo studiare per l’interrogazione, ne approfitto per farne un articolo.

Il pomo della discordia

La ragione del contendere è tutta in un articolo della famigerata delibera AGCOM:

“Il motivo di questo allarme si scopre tra le righe della delibera Agcom”, spiega Fulvio Sarzana, avvocato esperto di internet e tra i promotori della campagna. “Si legge che Agcom si riserva il diritto di sequestrare (cioè di impedirvi l’accesso agli utenti italiani) siti prevalentemente adibiti alla violazione del copyright o i cui server sono posti all’estero. Come si vede, con quella congiunzione “o” si apre un mondo”. “Qualunque cosa connessa al diritto d’autore e posta all’estero può finire nel mirino dell’Authority, che deciderebbe il sequestro in autonomia, senza passare dall’autorità giudiziaria. E’ una cosa inaudita nei Paesi democratici. Ed è incostituzionale”, aggiunge Sarzana. “Addirittura si legge in delibera che nelle intenzioni dell’Authority questo sistema di sequestro dovrebbe diventare automatico”. ”

Da “Dal copyright alla censura web – Tutti contro la delibera Agcom” Apparso su Repubblica il 30 Gennaio 2011

Questa famigerata delibera è l’effetto (obbligato) di un decreto legge firmato da Paolo Romani (Ministro dello Sviluppo Economico) che assegna all’AGCOM questa incombenza e questo POTERE LEGISLATIVO.

[BTW: Vi prego di studiare con attenzione la biografia di Paolo Romani qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Romani ]

Chi fa le leggi in Italia

E qui casca l’asino.

La Costituzione della Repubblica Italiana è chiarissima su questo punto: le Leggi le DEVE fare il PARLAMENTO. Il Parlamento NON può delegare NESSUNO a farle al suo posto.

Di conseguenza, il Decreto di Paolo Romani e la conseguente delibera AGCOM sono palesemente INCOSTITUZIONALI e come tali devono essere rigettate sia dai Giudici che dai privati cittadini.

Punto.

Governi di destra, leggi di destra

Tentativi di imbavagliare il web, i giornali e le TV, a fini politici ed a fini anticoncorrenziali, sono all’ordine del giorno in Italia come in molti altri paesi. Segnatamente: Francia (Sarkozy) e UK (Cameron).

Purtroppo, non c’è NESSUNA speranza di poter combattere queste leggi fasciste, liberticide, censorie ed antidemocratiche fintanto che in questi paesi ci sono governi FASCISTI, liberticidi, censori ed antidemocratici.

È semplicemente nel loro DNA: Mussolini, Churchill (che ha battuto Hitler ma era altrettanto fascista), De Gaulle…

I FASCISTI, come questi che ho citato e come Berlusconi (che si vanta da sempre di essere fascista) si proclamano “liberisti” a parole ma nei fatti si guardano bene dal liberalizzare alcunché.

Per capirne il motivo basta leggere questa pagina di Wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Liberismo#Interesse_a_colludere

Il LIBERO mercato, a causa della concorrenza è il principale LIMITE ai loro profitti personali.

La LIBERTA’ di espressione è il principale PERICOLO per il loro potere (basato essenzialmente sulla menzogna).

Come si può pensare che dei governi fascisti emanino delle leggi libertarie e democratiche?

L’efficacia delle leggi nazionali su Internet

Per fortuna, l’efficacia delle leggi nazionali su Internet è praticamente NULLA.

Come avrete notato nei giorni scorsi, sono stati i BLOGGER di Internet a fomentare e pilotare la rivolta sia in Tunisia che in Egitto ed ora in Iran. L’opposizione a Berlusconi viene organizzata e vissuta su Internet, non altrove.

Tutto questo, A DISPETTO, delle continue azioni di sabotaggio che i governi FASCISTI mettono in atto contro la Rete.

Mubarack stesso, che pure disponeva di tutto il potere necessario, NON è riuscito a controllare la Rete.

Non ci sono riusciti gli americani, che pure possono contare su CIA, FBI, NSA e via dicendo. Vedi: http://www.wikileaks.org/ .

Non ci può riuscire più nessuno, ormai.

Questo grazie soprattutto alla totale IDIOZIA dei governanti FASCISTI che si sono sempre rifiutati di cedere una parte della loro sovranità e permettere ad Internet di trasformarsi nella prima nazione virtuale del pianeta, con il suo governo e le sue leggi.

L’estrema frammentazione che si è preferito mantenere (oltre 200 legislazioni diverse) permette ad Internet di sfuggire a qualunque tentativo di controllo.

Conclusioni

La delibera AGCOM è semplicemente incostituzionale. Come tale va ignorata, sbeffeggiata e calpestata. Lei ed il governo ANTICOSTITUZIONALE se l’è inventata.

Alessandro Bottoni

L’immagine di copertina come al solito proviene da Flickr ed è coperta da licenza Creative Commons:

flickr.com/photos/habibmi/164587577/

Comments
One Response to “La Delibera AGCOM”
  1. paopasc ha detto:

    alla faccia della libertà, ma non a quella della privacy, la loro però. Questa cosa è molto peggio dei vari casi ruby, e anche molto pericolosa. Non vorrei che accadesse come in Egitto o in altri posti similari. Del resto, l mappe censorie della rete ci mettono in codice giallo: che significa che non siamo esenti.
    Insomma, ci prendono per lattanti: ci vogliono mettere per forza il “bavaglio”.

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