Piccolo Manuale di Comunicazione Online

Francamente, ogni volta che devo seguire qualche iniziativa sul web, a partire da certe ammirevoli iniziative del Popolo Viola, della Valigia Blu e di altri Movimenti, mi viene un “groppo” allo stomaco.

Molte di queste iniziative sono gestite in modo semplicemente primordiale su Internet: non si riescono a trovare le informazioni di base (chi fa cosa e dove), non si riesce a comunicare con gli organizzatori, non si riesce a trovare un minimo di materiale per pubblicizzare l’iniziativa, ci sono venti diversi siti web che dichiarano di essere la stessa cosa e che fanno cose diverse. Insomma, è veramente dura.

Qui di seguito riporto qualche consiglio utile per chiunque voglia organizzare una iniziativa sociale o politica su Internet. Speriamo che qualcuno lo legga…

NOTA: in realtà NON esiste nessuna reale differenza tra vendere saponette e vendere idee per cui questo manualetto va benissimo anche se dovete pubblicizzare il vostro primo libro o vendere marmellate fatte in casa. Può sembrare cinico e sgradevole, ma è così: non confondete l’attività (la promozione/vendita) con il prodotto (idee, saponette, etc.).

La teoria

Ve la evito. Sappiate comunque che là fuori esistono tonnellate di testi che parlano di comunicazioni di massa, tecniche di persuasione e marketing. Fareste bene a leggerne qualcuno.

C’è molta roba anche sul web ma… molti di quelli che se occupano lo fanno di mestiere e non ve la raccontano tutta. Comprate qualche buon libro e studiate. Male non può farvi.

Il nome, il logo e lo slogan

Prima ancora di avvicinarvi alla tastiera di un computer dovete decidere qual’è la vostra identità. In altri termini dovete decidere quale sarà il vostro nome, il vostro slogan (“pay-off”) ed il vostro logo.

Per esempio, osservate queste famose coppie nome/pay-off:

Nike: No games, just sport

Adidas: Impossibile is nothing

Nikon D: Nikon is different

[I loghi grafici di queste aziende, come ben sapete, sono sviluppati da aziende specializzate. Non li riporto qui di seguito perché tanto li conoscete benissimo.]

In modo simile, voi potete pensare a qualcosa come:

Articolo21: A difesa della libertà di parola

AltraItalia: l’Italia delle persone di buona volontà

GreenBit: Per la salvaguardia dell’ecosistema digitale

Potrei continuare ma credo che abbiate capito. Trovatevi un nome, un logo ed uno slogan. Tenete presente che non potrete cambiare nessuno di questi elementi “in corsa” per cui cercate di far un buon lavoro subito. Se non vi sentite all’altezza, cercate aiuto tra i vostri sostenitori o rivolgetevi ad un’azienda specializzata.

Il registrar

Una volta trovato il nome, dovete registrare il relativo nome di dominio presso il registrar. Il nome di dominio è la URL che digitate per arrivare ad un sito web tolta la “www” iniziale, cioè qualcosa come:

articolo21.it

greenbit.org

altraitalia.it

Il nome di dominio si registra presso il registrar ( http://we.register.it/ ), che è l’ente che si occupa di queste cose. Il nome di dominio costa 35+7 € l’anno e lo potete avere con diverse “desinenze”: .it, .org, .com, .net, etc.

Ve ne basta uno. Non registratene dozzine che poi sono un casino da gestire.

Se il nome che vi interessa è già occupato (càpita…), registratene uno con desinenza diversa (.com invece di .it, ad esempio) o con uno “spelling” leggermente diverso (“art21.it” invece di “articolo21.it”, per esempio).

Fate solo attenzione a non indurre il sospetto che vogliate sfruttare la somiglianza con qualche nome famoso perché, in questo caso, rischiate una causa per violazione del trademark.

In generale, è considerata “buona educazione” stare alla larga dai nomi di dominio altrui, per cui “libertadistampa.it” è meglio di “art21.it” se esiste già un nome registrato come “articolo21.it”. Insomma: mettetevi nei panni degli altri e riflettete su cosa vi potrebbe far incazzare.

Un punto di riferimento (e SPOF)

Ora che avete tutto il necessario per crearvi un punto di riferimento ben preciso sul Web è tempo di fare il vostro sito.

Dovete avere un singolo sito web che raccoglie tutte le informazioni di base e che permette alle persone interessate di contattarvi. Questo sito deve contenere tutte le informazioni che vi riguardano ed i link a tutti gli altri strumenti di comunicazione che utilizzate (mailing list, twitter, tumblr, messenger, etc.). Ovviamente, tutto questo su più pagine. Non tentate assolutamente di “stipare” tutto sulla home page.

Noleggiate un server virtuale (“virtual server”) presso un “host” come Dreamhost o qualcosa del genere. Va benissimo il “pacchetto base” da 9 – 12 US$ al mese. Personalmente, mi tengo accuratamente alla larga dagli host italiani (ed i particolare da Aruba) ma questa è una questione di gusti. Ovviamente, con gli host italiani potete parlare in italiano (qualche volta persino al telefono) e questo è un vantaggio.

Sul vostro serverino, installate (o fatevi installare) WordPress (http://wordpress.org/).

A questo punto siete pronti per partire. Giocate un po’ con i temi e con i settings di WordPress per vedere cosa potete fare. Quando il vostro sito web vi piace, cominciate a riempirlo di “contenuti” (testi, foto, etc.).

Tenete presente che il vostro “punto di riferimento unico” (il vostro sito web) è anche un “punto unico di caduta del sistema” (SPOF: Single Point of Failure). Se il server si pianta, per un motivo o per l’altro, o se qualcuno ve lo censura, voi sparite dalla rete.

Se vi è possibile, cercate di creare anche uno o più “mirror” (cioè “copie”) del vostro sito. Se non sapete come fare, chiedete aiuto ai vostri sostenitori.

Prendete spunto da Wikileaks.org per queste cose.

NOTA: NON usate servizi di blogging gratuiti, come wordpress.com, per queste cose. Rischiate che, nel bel mezzo della vostra campagna, il vostro sito venga spazzato via dal web senza tanti complimenti su iniziativa di un burocrate quattordicenne assunto a co.co.dè dall’azienda che vi ospita. Pagate per il servizio ed aggrappatevi alle clausole contrattuali in caso di incidenti.

Ghost Site e Darknet

Se proprio siete paranoici, createvi un “mirror” del vostro sito su qualche sistema non censurabile, come Freenet o NoBlogs:

http://freenetproject.org/

http://it.wikipedia.org/wiki/Freenet

http://noblogs.org/

Se non riuscite a creare un mirror completo, almeno create un sito di appoggio con le informazioni di base ed i vostri contatti.

Accesso in Lettura/Accesso in Scrittura

Tutte le persone di questo pianeta devono poter leggere i vostri documenti, devono poter vedere i vostri filmati e le vostre foto e devono poter ascoltare le vostre registrazioni audio.

Viceversa, solo voi, o le persone che voi autorizzate, devono poter pubblicare qualcosa sul vostro sito o attraverso qualunque altro sistema di comunicazione che sia riconducibile a voi.

In altri termini: tutti devono avere accesso in lettura ma solo voi e le persone da voi autorizzate devono poter aver accesso in scrittura. Diversamente, chiunque potrebbe usare i vostri stessi mezzi di comunicazione a vostro danno.

Questo vale per qualunque cosa: articoli sul sito web, commenti degli utenti, messaggi nelle mailing list e via dicendo.

Di conseguenza, fate in modo che sia necessario identificarsi e registrarsi prima di poter scrivere anche una sola riga attraverso uno qualunque dei vostri sistemi di comunicazione.

Questo non vuol dire censurare nessuno.

Potete lasciar dire ad ogni persona tutto ciò che vuole. Tuttavia, nel caso che questa persona utilizzi intenzionalmente i vostri mezzi a vostro danno (ad esempio per farvi dire cose che non avete detto), potrete scaricare su di questa persona le sue responsabilità e potrete bandirlo dal vostro mondo.

In un mondo selvaggio e litigioso come il nostro, questa è una misura di sicurezza necessaria.

Account separati

NON usate MAI i vostri account WordPress, Twitter, Flickr, Youtube, etc. PERSONALI per fare cose legate alla vostra iniziativa pubblica e viceversa. Usate account separati per la vostra vita privata e per le vostre attività pubbliche. Un account diverso per ogni attività.

Usate password diverse. Password lunghe e complicate. Se fate fatica a ricordarvele, installate qualcosa come Keepass (http://keepass.info/) o usate un servizio online come:

http://www.clipperz.com/

https://www.passpack.com/

Se non capite il motivo di questa raccomandazione, tenetevi accuratamente alla larga da qualunque computer e dedicatevi ad altro.

I commenti degli utenti

Tutti i sistemi di blogging, come WordPress, permettono di gestire e di moderare i commenti degli utenti secondo diverse “politiche”. Studiate ciò che offre il vostro strumento e decidete che tipo di gestione e/o di moderazione volete imporre.

In generale, è sufficiente imporre l’autorizzazione di un moderatore (cioè voi) solo per il primo commento che ogni utente scrive e lasciare che i successivi vengano pubblicati automaticamente e che ve ne venga inviata una copia per e-mail.

In ogni caso lasciate che i vostri lettori possano commentare i vostri articoli. È una prima, importantissima forma di contatto che spinge i lettori occasionali a diventare frequentatori assidui.

Cancellate (“moderate”, nell’orrendo gergo del web) solo i commenti veramente volgari, offensivi ed inutili. La censura non piace a nessuno.

Forum e Mailing List

A fianco del sito, cercate di avere un web forum su cui gli utenti possano discutere tra loro. Potete crearne facilmente uno con i programmi forniti dal vostro host (vedi “One-Click Installer” nel pannello di controllo di Dreamhost, per esempio).

Non tutti usano il web per discutere. Altri, come me, preferiscono le mailing list. Se potete, createne una. Se avete un tecnico che vi supporta, potete anche creare un “ponte” (“gateway”) tra il web forum e la mailing list in modo che i messaggi dell’uno appaiano anche nell’altra e viceversa.

Date un’occhiata a programmi come:

Majordomo (http://www.greatcircle.com/majordomo/)

Mailman (http://www.gnu.org/software/mailman/index.html)

ed a servizi di “gateway” tra mailing list e web come:

http://gmane.org/

http://www.nabble.com/

http://markmail.org/

NOTA: su Nabble e su altri servizi simili potete creare dei forum e delle mailing list (anche collegati tra loro) gratuitamente.

Ovviamente, potete anche usare Google Groups a questo scopo: http://groups.google.com/ .

Posta elettronica, chat ed IM

Dovete avere almeno un indirizzo di posta presso il quale le persone interessate vi possano contattare. Di solito gli indirizzi sono almeno tre o quattro:

info@lavostraorganizzazione.it : per chiedere informazioni

press@lavostraorganizzazione.it : per la stampa

staff@lavostraorganizzazione.it: per contattare lo staff

segnalazioni@lavostraorganizzazione.it : per segnalare eventi e materiali interessanti

legale@lavostraorganizzazione.it : per eventuali “rogne” legali

Ovviamente, dietro ognuno di questi indirizzi ci deve essere una persona che legga i messaggi e risponda.

NON usate MAI indirizzi come:

gianni@lavostraorganizzazione.it

La persona che ci occupa di quella specifica funzione potrebbe cambiare e quindi vi trovereste con Lorenzo che deve rispondere ai messaggi di Gianni e Gianni che non può più usare il suo indirizzo preferito.

Usate il nome della funzione (legale, staff, stampa, etc.), NON quello della persona che se ne occupa (Gianni).

Se la vostra organizzazione ha molti utenti e molti sostenitori, create una chat presso la quale si possano incontrare e discutere, soprattutto in occasione di grandi eventi.

Noi programmatori di solito usiamo un nostro server IRC o Jabber installato su Linux (e ChatZilla o Pidgin come client) ma voi non siete obbligati a fare altrettanto. Potete usare i servizi di chat forniti dai vari operatori di rete:

http://it.messenger.yahoo.com/

http://www.google.it/talk/intl/it/

Se qualcuno di voi ha il vizio di passare intere giornate davanti al PC, allora è opportuno che rimanga sempre collegato alla chat e che ogni tanto le dia un’occhiata. Questo è spesso il modo più immediato di dare assistenza ai propri utenti.

Un modo più “personale” ma altrettanto immediato sono i sistemi di Instant Messagging user-to-user forniti da Jabber, Messenger, Talk, etc.

I documenti di base

Sul vostro sito web di riferimento ci devono essere almeno questi documenti:

  1. Una home page accattivante che dia una prima idea di ciò che siete e di ciò di cui vi occupate. È importante che questa pagina riporti anche le notizie che possono interessare i vostri utenti abituali.
  2. Una pagina “about” che spiega chi siete e di cosa vi occupate.
  3. Una pagina “contatti” che spiega come entrare in contatto con voi, attraverso i vari canali disponibili.
  4. Una pagina FAQ che risponde alle domande più frequenti.
  5. Una pagina “legale” che pubblica i documenti che hanno rilevanza legale (i “disclaimer” e le dichiarazioni obbligatorie, quando previste).

Inoltre, dovreste pubblicare almeno altre quattro o cinque pagine che spieghino almeno i punti principali della vostra iniziativa.

Meglio se ci sono fotografie e grafici.

Ancora meglio se c’è qualche filmato.

Flash ed altri bizantinismi

Per favore, usate SOLO ciò che TUTTI i browser possono leggere SENZA installare NESSUN plug-in. Niente Flash, niente Silverlight e nessun’altra cazzata del genere.

Queste cose usatele SOLO se è veramente necessario e SOLO nelle pagine più interne del vostro sito, MAI nella home page.

Questo perché questi sono aggeggi che come minimo rallentano la visione della pagina ed a volte fanno addirittura schiantare il browser. In entrambi i casi perdete un lettore.

Per ragioni simili, per favore NON mettete musiche di sottofondo ed animazioni.

La lingua

La lingua è tanto più utile quanto più è comprensibile.

Se il vostro pubblico è interazionale, scrivete in inglese.

Se potete farlo, aggiungete le traduzioni che potete permettervi. Partite dalle lingue più diffuse: inglese, spagnolo, cinese, russo, tedesco, francese e via dicendo. Lasciate perdere l’italiano che rappresenta meno dell’1% del pubblico mondiale, cioè meno della lingua Zulu.

Se il vostro pubblico è italiano, scrivete in italiano.

In italiano. NON in dialetto (che vi connota subito come leghisti e vi rende antipatici al resto del paese) e NON in qualche strana proto-lingua di settore.

Fatevi capire.

Il materiale per la Stampa

I giornalisti che entrano in contatto con voi hanno bisogno di vari tipi di materiale per svolgere la loro attività, ad esempio:

  1. Fotografie dei fondatori e dello staff
  2. Brevi filmati dei fondatori e delle principali manifestazioni
  3. I testi fondativi della vostra organizzazione
  4. Il logo
  5. Qualche vecchia intervista
  6. Una rassegna stampa di ciò che si è già detto di voi

Vi conviene raccogliere questo materiale in un’apposita sezione, in modo che la stampa faccia meno fatica possibile a parlare (bene) di voi.

Il materiale per i sostenitori

I vostri sostenitori hanno altre esigenze:

  1. Volantini
  2. Altri “artwork” grafici
  3. Bandiere
  4. Stickers (“adesivi”)
  5. Il logo (in vari formati e varie risoluzioni)
  6. Dei “banner” per i loro siti web
  7. Magari delle citazioni (“quote”) dei fondatori da mettere in calce ai loro messaggi di posta

Create una sezione “sostenitori” e riempitela di questi materiali.

NOTA: Solo le scimmie amano essere considerate “sostenitori” di qualcuno (cioè “portatori d’acqua” senza alcuna importanza, “utili idioti” e cose simili). Trattate i vostri seguaci da persone. Persone consapevoli di ciò che fanno, combattive ed autorevoli. Date loro spade (metaforiche) per combattere ma non azzardatevi a dare loro ordini. Non sono al vostro servizio e faranno comunque solo ciò che ritengono opportuno fare.

Merchandising

Perdete SUBITO il vizio di vergognarvi per il fatto di chiedere soldi e di cercare modi per farvene dare. State facendo una cosa utile e non obbligate nessuno a supportarvi.

Detto questo, cercatevi un sito che stampi magliette, cappellini ed altri articoli di merchandising e createvi la vostra linea di prodotti con il vostro slogan ed il vostro logo.

Di solito questi servizi online si occupano anche della vendita. Vedi:

http://www.cafepress.com/

http://www.merchandisingplaza.com/app/default.aspx

http://www.shirtcity.com/

http://www.articolipubblicitari.it/

http://www.yourdesign.co.uk/

Questi oggetti sono necessari per due motivi:

  1. Tirar su un po’ di pilla… ehmm, volevo dire: soldi.
  2. Fornire ai vostri sostenitori dei “simboli” che permettano loro di identificarsi con la vostra iniziativa in occasione degli eventi pubblici (manifestazioni, incontri, etc.).

Tenete i prezzi a dei livelli ragionevoli. Nessun ama farsi prendere per il… naso.

Google Calendar e la Roadmap

La vostra attività sarà probabilmente basata su “eventi” di vario tipo: manifestazioni, convegni, incontri e cose simili. Createvi un calendario pubblico di eventi e pubblicizzatelo meglio che potete, ad esempio includendolo nella home page del vostro sito.

Per il calendario potete usare servizi online gratuiti come questi:

http://calendar.google.com/

http://icalshare.com/

Questi calendari possono essere “sottoscritti” nello stesso modo in cui si sottoscrive un abbonamento gratuito ad una newsletter e si ricevono automaticamente gli aggiornamenti.

Se possibile, datevi una roadmap e pubblicatela. Serve a capire se il vostro progetto è ancora in vita ed a che punto si trova della sua evoluzione.

Ovviamente, sarà meglio che sia ancora in vita e che si veda una evoluzione…

Twitter e gli aggiornamenti

Usate Twitter (o qualcosa di simile) per mantenere aggiornati i vostri utenti sulla evoluzione della vostra iniziativa e sull’evoluzione dei temi che vi sono cari. Twitter lo trovate qui:

http://twitter.com/

Non spedite mai più di 5 o 6 messaggi al giorno.

Cercate di essere molto chiari nei vostri messaggi e di inserire in essi un link ad una pagina di approfondimento.

Fate un buon uso delle hashtag usate per identificare gli argomenti su Twitter.

Se non avete capito una parola di tutto questo, leggetevi l’help di Twitter.

Inserite un feed RSS o Atom dei vostri tweet nella home page del vostro sito: serve a rendere note le novità anche a chi non usa Twitter. Ci sono degli appositi “widget” di WordPress per incapsulare un tweet nella home page.

SMS ed MMS

Se avete soldi da spendere, affiancate a Twitter un sistema di “news” basato su SMS. Usate un “gateway” SMS come questi:

http://www.smsit.it/home/

http://www.mobyt.it/

http://www.smshosting.it/

http://www.clickatell.com/

http://www.skebby.it/

http://www.gatewaysms.it/

http://www.smshosting.it/

http://www.smsitaly.com/

Se avete qualcuno che può realizzare dei video o delle animazioni, pensate anche a delle campagne di MMS. Ne può venir fuori una diffusione “virale” molto potente.

Occhio: l’invio di MMS è piuttosto costoso.

Articoli brevi: Tumblr

Non tutti gli articoli che potete pubblicare meritano una lunga pagina WordPress. Per le cose più brevi, potete usare Tumblr:

http://www.tumblr.com/

Usate i soliti “widget” di wordpress per incapsulare i vostri articoli Tumblr nella vostra home page.

Articoli lunghi WordPress

Usate WordPress per pubblicare articoli lunghi (almeno 2000 caratteri), possibilmente con qualche foto ed un po’ di impaginazione (liste puntate e numerate, stili, etc.).

Foto: Flickr

Createvi un account Flickr (o qualcosa di simile) ed usatelo per pubblicare le foto che volete rendere disponibili ai vostri utenti ed alla stampa:

www.flickr.com

Questo è molto più semplice, comodo ed efficace di tenere una directory di foto sul PC ed inviarle agli interessati su richiesta.

Filmati: Youtube

Createvi un account su Youtube ed usatelo per pubblicare video delle vostre manifestazioni, brevi interviste ai vostri portavoce e cose simili.

www.youtube.com

NON tenetevi i video su un CD in un cassetto. Là non servono a nessuno.

Contributi esterni via RSS/Atom

Wodpress dispone di appositi “widget” che permettono di inserire i titoli degli articoli di altri siti, o gli articoli interi, sul vostro sito. Lo stesso meccanismo serve anche per ripubblicare sul vostro sito i materiali che pubblicate voi stessi su Tumblr e su Twitter. Usatelo ogni volta che trovate una fonte di notizie che meriti di essere inclusa nelle vostre pagine.

Questo meccanismo si basa sui “feed” RSS o Atom. Se non sapete cosa sono, studiateveli qui:

http://it.wikipedia.org/wiki/Really_Simple_Syndication

http://iu.di.unipi.it/infouma/media/siti/rss-atom/index.html

WordPress rende anche disponibili i vostri RSS agli altri siti. Lasciate che li usino ed anzi pubblicizzate questa possibilità

Interattività: poll e survey

Date modo ai vostri utenti di esprimere la loro opinione e di renderla visibile al mondo intero. Date loro modo di verificare quanto è condivisa dagli altri del vostro “giro”.

A questo servono i sistemi di “poll” e di “survey” come quelli messi a disposizione da Booroo:

http://booroo.com/

Sul web ci cono decine di questi servizi. Cercate “poll”, “survey” e “quiz” con Google.

Se vi è possibile, cercate di intrattenere i vostri utenti con dei quiz che permettano loro di conoscere meglio se stessi o alcuni aspetti del mondo che li circonda. I quiz sono un formidabile strumento di attrazione e di fidelizzazione, specialmente se realizzati con una buona dose di ironia.

I motori di ricerca ed il SEO

NON preoccupatevi del posizionamento sui motori di ricerca e di altre questioni legate al cosiddetto SEO (Search Engine Optimization): se solo scrivete quello che dovete dire e se solo pubblicate del materiale interessante, il posizionamento sarà buono od ottimo in ogni caso.

Dedicate la vostra attenzione ai contenuti piuttosto.

Due parole su Facebook

Personalmente mi tengo alla larga da Facebook e posso solo consigliarvi di fare altrettanto. Usate piuttosto qualche servizio “serio” (anche se commerciale) come Ning:

http://www.ning.com/

Qui trovate delle altre alternative a Facebook:

http://www.elle.com/Life-Love/Society-Career-Power/10-Alternatives-to-Facebook

http://socialmediatoday.com/SMC/199443

http://www.huffingtonpost.com/2010/05/20/facebook-alternatives-lis_n_580486.html#s90312&title=undefined

http://web.appstorm.net/roundups/communication-roundups/6-alternatives-to-facebook/

Insomma: datevi da fare e trovate qualcosa di adatto alle vostre esigenze.

Fuori dal web

Internet raramente è sufficiente a garantire il successo di una iniziativa. Se avete già una “comunità” che vi segue, utilizzatela per pubblicizzare la vostra iniziativa.

A parte questo, sappiate che gli unici due modi (quasi) gratuiti di pubblicizzare la vostra iniziativa fuori dal web sono i volantini e gli stickers

I volantini non hanno bisogno di presentazioni. Cercate solo di trovare della grafica e degli slogan efficaci e poi datevi da fare per distribuirli (occhio alle autorizzazioni di Polizia se li distribuite in strada). Purtroppo, sono quasi inadoperabili quando la “audience” da raggiungere è dispersa su scala geografica. Vanno bene più che altro per iniziative locali.

Gli stickers sono quegli adesivi che vedete appiccicati ai lampioni della luce, ai semafori, ai caselli dell’autostrada ed in ogni altro posto molto frequentato. Costano poco, funzionano abbastanza ma non fanno miracoli. Vanno bene solo per iniziative di nicchia e/o su scala locale. NON attaccateli sui segnali stradali (c’è una multa pesantissima per questo).

Tra i mezzi NON gratuiti una delle migliori forme di pubblicità sono le radio, anche quelle sul web. Costano abbastanza ma sono molto efficaci.

I giornali e le TV sarebbero efficacissimi ma.. . Ce li avete i soldi?

Conclusioni

Se vi trovate in difficoltà con queste cose, contattatemi.

In ogni caso, tenete presente che né io né nessuno dei miei colleghi sarà disposto a lavorare al vostro posto. Noi possiamo fornirvi gli strumenti e la formazione necessari ma i concetti chiave li dovete fornire voi e li dovete mettere nero su bianco con le vostre mani.

Il lavoro vero lo deve fare la vostra testa. Il resto sono solo strumenti, come la carta e la penna.

Alessandro Bottoni

L’immagine di copertina viene dal Bundesarchive attraverso Wikimedia Commons ed è di pubblico dominio.

 

Comments
7 Responses to “Piccolo Manuale di Comunicazione Online”
  1. Spongeball ha detto:

    Domanda da ignorante: anche dalla cronaca si capisce che certo Facebook può integrare e sostituire degnamente le indagini poliziesche più meticolose… data la strana tendenza di buona parte dei suoi iscritti di divulgare minuziosamente le proprie attività quotidiane corredate anche da esplicative fotografie… ma, a parte questo, cosa non va in Facebook? Grazie.

    • alessandrobottoni ha detto:

      A parte questo, nulla. Il problema è proprio che lo staff di Facebook ha sempre mostrato di avere un rispetto veramente molto limitato per gli utenti, la loro privacy e la loro libertà di espressione.

  2. lucapost ha detto:

    Seguire il tuo blog, seguire il tuo tumblr eppoi anche twitter è un pò difficile, non credi? Ci vuole decisamente qualcosa che raccolga tutto. Forse questo è uno dei ruoli più adatti a twitter.

    • alessandrobottoni ha detto:

      Oddio, non pensavo che qualcuno avrebbe tentato di seguire tutte queste fonti di informazione. Comunque, il tuo interesse mi onora e cercherò di studiare una soluzione unitaria (anche perché faccio queste cose proprio per sperimentare le varie forme di comunicazione e le risposte che producono nel pubblico, per cui questa è un’utile palestra).

  3. Bimba ha detto:

    mitico. cercavo da tempo una similguida e si capisce quasi tutto.
    Ne leggerò un pezzetto al giorno.
    Intanto grazie

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