Chissenefrega delle mignotte

Permettetemi di dire che io, personalmente, ME NE FREGO ALTAMENTE delle mignotte di Berlusconi.

Le ragioni per cui NON accetto più di essere governato da questi farabutti sono ben altre.

Eccone alcune.

Quattro processi in 38 giorni

A partire dal 28 Febbraio, Silvio Berlusconi si troverà a dover comparire davanti a ben quattro (quattro!!) diversi collegi giudicanti in contemporanea.

A quali di questi pensa di potersi ancora sottrarre?

Quelli per i quali la Corte di Cassazione ha già cancellato le decine di leggi e leggine ad personam e di altri scudi giudiziari che Berlusconi ha tentato di costruirsi negli anni approfittando della sua posizione privilegiata?

O quelli per i quali è già stato mandato a giudizio, con delle motivazioni molto chiare in termini di solidità delle prove e di altri parametri tecnici?

Com’è possibile sopportare ancora un simile buffone?

Il minore dei problemi: Ruby

Com’è noto, Ruby è il minore dei problemi di Berlusconi, anche per la pena prevista (da sei mesi a tre anni). Già la “semplice” concussione “vale” da quattro a dodici anni di galera e, soprattutto, l’interdizione dai pubblici uffici, cioè la fine automatica, immediata e definitiva della sua carriera politica.

Non facciamoci quindi distrarre da Ruby.

Maddalena, Aquila, Napoli…

Quello che interessa a ME (e, credo, a NOI) sono gli altri processi, quelli che vedono coinvolto Berlusconi e/o i suoi amici per reati di corruzione, di aggiotaggio, di frode fiscale, falso in bilancio e via dicendo, cioè la dove ci sono i nostri SOLDI ed i nostri DIRITTI in gioco.

Perché QUESTE sono le ragioni per cui Berlusconi non doveva e non deve avere accesso alle stanze del potere: quest’uomo ed i suoi amici usano il potere NON per gestire questo disperato paese ma SOLO per arraffare i NOSTRI soldi e per consolidare il proprio potere e la propria impunità.

Mignottocrazia

Le mignotte comunque non vanno dimenticate.

Io, personalmente, NON accetto di essere “governato” da procaci signorine il cui UNICO merito consiste nel poter vantare dei “crediti” (o, peggio, avere leve di ricatto) nei confronti di Berlusconi a causa di prestazioni sessuali (assai poco ortodosse) concesse in precedenza al premier stesso.

NON può essere una puttana a decidere del MIO presente e del MIO futuro.

Può una troia decidere del vostro?

Ministri da mettere al guinzaglio

E mi permetto di dire che NON accetto che dei Ministri della Repubblica, invece di svolgere il loro lavoro con il dovuto equilibrio, nell’interesse del Popolo Italiano, si trasformino in avvocati d’ufficio completamente al servizio di Berlusconi.

Alfano, in particolare, dovrebbe difendere a spada tratta i suoi uomini (i Magistrati), non certo gli INDAGATI come Berlusconi.

Giù le mani dalla RAI!

E questa maggioranza di gente semplicemente INDEGNA ha avuto pure il coraggio di presentare una proposta per un ennesimo BAVAGLIO ai danni della RAI, rea di dare le notizie che TUTTI i giornali del mondo stanno dando ininterrottamente da mesi.

Eh, no, belli miei! Pago il canone e voglio godere degli stessi diritti all’informazione dei FASCISTI che gestiscono questo disperato paese.

Conclusioni

Chissenefrega delle mignotte! Qui i problemi sono ben altri!

E richiederanno un presidio continuo per impedire a questi guastatori mediatici di farli dimenticare parlando solo di puttane.

Alessandro Bottoni

L’immagine di copertina è una foto di un affresco erotico di Pompei, proviene da Wikimedia Commons ed è soggetta a licenza GFDL.

Comments
3 Responses to “Chissenefrega delle mignotte”
  1. tooby ha detto:

    Come sempre, ottimo articolo.

    Solo un appunto: quella che cancella le leggi è la Corte Costituzionale. ;)

  2. Nicola Larosa ha detto:

    D’accordo su tutto, tranne che sui toni con cui parli di alcune donne. Sembri un bambino che si diverte a dire parolacce: “mignotte”, “prestazioni sessuali assai poco ortodosse”, “puttana”, “troia”. Questo modo ingiurioso di parlare non rafforza il discorso, al contrario, trasmette una fastidiosa impressione di misoginia. Tutte le persone hanno diritto al rispetto, anche se complici di reati, e starei attento a usare categorie e concetti così carichi di un passato di dominio e sfruttamento tra i sessi. Capisco la foga, ma attenzione a convogliarla nei modi e verso i bersagli giusti.

    • alessandrobottoni ha detto:

      C’è una ragione precisa per cui ho scelto di essere così aggressivo sul piano verbale: le signorine coinvolte in questa grottesca disavventura del premier non sono affatto delle povere giovinelle sfruttate ed indifese.

      Sono persone palesemente mature (sul piano psicologico) e completamente prive di scrupoli che hanno cinicamente utilizzato i propri mezzi per ottenere POTERE su di NOI (incarichi in region, in parlamento e cose simili), travalicando abusivamente quelle persone (i politici “di carriera”) che avrebbero dovuto essere al loro posto sia per la loro maggiore preparazione che per il consenso popolare.

      Qui siamo di fronte ad un vero sovvertimento delle più banali regole della rappresentanza democratica. Questo è un fatto gravissimo di cui queste “escort” sono responsabili esattamente quanto il satrapo che le ha inserite nelle liste.

      Tutto questo senza nemmeno prendere in considerazione l’altrettanto grave fenomeno di “competizione sleale” messo in atto da queste “escort” nei confronti dei politici veri (uomini e donne).

      Per questo mi rifiuto categoricamente di sdoganare la loro immagine pubblica. Queste non sono “escort”. Sono proprio puttane, troie, mignotte, zoccole e cagne.

      Hanno liberamente deciso di comportarsi da mignotte, ben sapendo quali erano i vantaggi (personali, di potere ed economici) e gli svantaggi (di “immagine”) della cosa, e quindi devono rassegnarsi a sopportare lo sdegno e gli insulti della gente a cui hanno sottratto illegalmente qualcosa (cioè ME e VOI).

      Di questo sono disposto a rendere conto di fronte ad un giudice, se necessario.

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